
SPACEWEATHER: In audio su Keplero di ieri….
SPAZIO — Si chiama 2020 CD3, e all’inizio fu scambiato per un asteroide che passava vicino a noi. In seguito, si è rivelato come qualcosa di molto più insolito, un piccolo oggetto con un’orbita non molto diversa da quella della Terra attorno al Sole ma che, catturato temporaneamente nel nostro campo gravitazionale, ha improvvisato una curiosa danza sfiorando a più riprese il nostro pianeta. Adesso ha imboccato una traiettoria di fuga per tornare in orbita solare ma non è detto che un giorno non torni a trovarci. E ci si interroga se possa trattarsi di un minuscolo asteroide oppure un detrito spaziale, magari un vecchio veicolo lunare o il resto di un razzo. In base alla luminosità, 2020 CD3 ha un diametro compreso tra 1,2 e 2,5 metri e, anche in questo caso, la scoperta è stata effettuata il 15 febbraio dal Catalina Sky Survey della NASA, uno dei programmi di ricerca di asteroidi più produttivi attualmente in funzione. L’analisi della traiettoria indica che il CD3 2020 è in orbita attorno alla Terra da almeno un anno e probabilmente di più.
BOLIDE, ASTEROIDE visto sopra l’ADRIATICO da milioni di persone — Potrebbe essere stato un ‘sasso’ spaziale di 1-2 metri di diametro, con una massa stimabile da 1.800 a 7.000 chili, a generare il bolide più luminoso della luna piena che venerdì mattina intorno alle 10:35 è esploso sul mare Adriatico, lasciando una scia che è stata avvistata dal Trentino fino all’Umbria. Il fenomeno, molto raro, ha subito attirato l’attenzione degli astrofili italiani così come degli esperti della rete Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). La traiettoria del bolide IT20200228 proiettata sulla superficie terrestre ottenuta in base alle osservazioni visuali (fonte: Progetto PRISMA) “Ci sono arrivate tantissime segnalazioni da diverse Regioni, come Trentino, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Marche e Umbria”, spiega Enrico Stomeo, a capo della sezione meteore dell’Unione astrofili italiani (Uai). “Purtroppo, però, non forniscono informazioni utili a determinare la posizione esatta in cui è avvenuto il fenomeno. Il bolide è stato diurno e quindi nel cielo non erano visibili stelle che potessero fungere da punti di riferimento”. Dall’Italia “si è vista molto bene la parte iniziale dell’esplosione, avvenuta sopra il mare Adriatico con un chiarore che ha superato quello della luna piena. Poi – aggiunge l’astrofilo – è proseguita verso nord-est, probabilmente tra Croazia e Slovenia”.
METEO: Nella notte, tendenza a peggioramento al Centro Nord, con nubi e piogge più diffuse sulle aree settentrionali, in particolare tra la Liguria, la Toscana, la Lombardia, il Centro Nord Veneto, il Trentino Alto Adige e ancora di più sul Friuli Venezia Giulia. Addensamenti e qualche pioggia debole e sparsa anche su Umbria, Lazio, occasionalmente su Ovest Molise, estremo Ovest Abruzzo e su Nord Casertano. Meglio altrove al Sud, anche se con nubi irregolari diffuse.
Per la giornata di domenica, andrà accendendosi di più l’instabilità, dapprima, in mattinata, su Toscana, Emilia Romagna, Veneto e soprattutto Friuli Venezia Giulia, qui anche con pioggia forte sulle aree centro-orientali e piogge di un certo significato anche su Alta Toscana. Nubi irregolari e qualche pioggia sparsa al mattino tra Lazio, Umbria, Marche, Ovest Abruzzo, meglio altrove.
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