SPACEWEATHER — In attesa della tempesta geomagnetica per oggi e domani, non ci sono macchie solari e lo scudo geomagnetico è kp3 vento solare già forte a 518km/sec. La radiazione solare è 67sfu. La propagazione discreta oggi, forse all’avvicinarsi della tempesta geomagnetica e il vento solare molto forte sta portando ad una propagazione intensa sui 40 metri con skip corto e segnali forti. le altre bande discrete voto nella mattinata 7. In serata la propagazione è stata pessima in fonia e non possiamo che dare un 2, 40 metri segnali solo da fuori Italia, arrivavano addirittura gli USA mentre erano le 18:30. Di interessante in 20 metri la Malesia e il Giappone ma per breve periodo. Meglio Nuova Zelanda e Australia sempre in 20m.
DIPLOMA M.D.A. – ANGELO DA SAN GINETO
30 – 31 SETTEMBRE – 1 SETTEMBRE 2019
VENERDI SABATO E DOMENICA
ALLERTA ASTEROIDE — Allerta asteroide per il pianeta Terra: il prossimo settembre un corpo celeste lungo 650 metri e largo 290 metri sfiorerà il nostro Pianeta il 14 Settembre 2019. L’asteroide ‘2000 QW7’ si avvicinerà a una distanza minima di 5.3 milioni di chilometri, viaggiando a una velocità di 23.100 chilometri orari.
5.3 milioni di chilometri non sono poi così tanti se si parla di unità astronomica: corrisponde infatti a soli 0,03564 unità astronomiche. Tanto basta per considerare 2000QW7 un NEO (Near Earth Object, un oggetto del sistema Solare che passa vicino alla Terra). Non solo: l’asteroide è classificato come un “oggetto potenzialmente pericoloso” in quanto misura più di 150 metri di diametro e si avvicina alla Terra a meno di 0,5 unità astronomiche. Fortunatamente si trattati un pericolo relativo in quanto non dovrebbe caderci addosso.
SCIENZA — Gli antenati del Beluga e del Narvalo, odierni “signori dei ghiacci”, vivevano nelle acque tropicali del Mediterraneo Lo rivela un fossile di 5 milioni di anni fa scoperto vicino a Grosseto dai paleontologi dell’Università di Pisa” Il beluga (Delphinapterus leucas) e il narvalo (Monodon monoceros) sono due affascinanti cetacei che vivono esclusivamente nelle gelide acque artiche, senza mai allontanarsene, e sono gli unici rappresentanti attuali della famiglia dei Monodontidi.
Oggi è impossibile vederli nelle calde acque del Mediterraneo e ancora più assurdo – almeno così si pensava – che potessero essere vissuti in questo mare all’inizio del Pliocene, quando il nostro clima era tropicale. Invece è successo. Ad Arcille, vicino a Grosseto, in una cava di sabbia è stato scoperto il cranio fossile di un monodontide di circa 5 milioni di anni fa.
TORNA IL SOLE NELLA BASE IN ANTARTIDE — Dopo mesi di buio continuo, sulla base di ricerca italo-francese Concordia, in Antartide, torna la luce, con lo spuntare del primo Sole. A pubblicare le immagini della prima alba, sul blog dell’Agenzia spaziale europea (Esa), è Nadja Albertsen, il medico impegnato per un anno presso la base, nata dalla collaborazione fra l’Istituto polare francese Paul Émile Victor (Ipev) e il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra). Il compito di Albertsen è contribuire a diversi esperimenti sugli effetti dell’isolamento, privazione di luce e temperature estreme su corpo umano e mente. “Sole o no, è magico. Non ci sono nubi, il panorama intorno a Concordia sembra quasi senza fine. Quando è nuvoloso, il mondo sembra chiudersi intorno a noi, rendendo più acuto l’isolamento”. Alla fine il Sole ha fatto capolino un paio di giorni dopo, il 12 e 13 agosto, anche se la temperatura è scesa a -65, -80. L’inverno antartico ancora resiste.
https://www.youtube.com/watch?v=SdIJHJNTfGQ
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