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SPACEWEATHER del 20 agosto 2019 — Vento solare a 405km/sec ma al momento la tempesta geomagnetica non è ancora arrivata ma è in previsione per oggi e domani, anche se non sarà molto intensa. Anche oggi non ci sono macchie solari ed è di 68sfu la radiazione solare. Propagazione voto 1 i 40 metri un disastro o quasi anche le bande piu alte sono un po latitanti con un E-sporadico alquanto debole alle 13, insomma oggi niente di buono. Aggiornamento delle 02:50CET del 21 agosto – La tempesta non è ancora arrivata, nel caso troverete gli aggiornamenti cliccando qui
HAMRADIO — IK2WAD Joe è attivo dalla Repubblica di San Marino GIOVEDI’ 22 agosto con il nominativo T77/IK2WAD sulle frequenze V-U-SHF (144 – 432 – 1296 MHz). Per sked telefonare al 3384921030
SPAZIO E PAZZIE — Elon Musk, in un vecchio post, proponeva di bombardare le calotte polari di Marte con delle testate nucleari per renderlo, alla fine, abitabile. Ebbene, secondo uno scienziato, un matematico per l’esattezza, di nome Robert Walker, l’impresa di bombardare Marte con testate nucleari potrebbe risultare titanica e del tutto inutile. L’idea sarebbe quella di creare due piccoli soli, due soli in miniatura, uno per ogni polo di Marte. Questi soli in miniatura dovrebbero sciogliere le calotte polari di Marte e aiutare a renderlo vivibile. Partendo dal fatto che l’esplosione nucleare forma una sfera di luce della durata di 50 secondi, il matematico ha calcolato che ci vorrebbero la bellezza di 1.728 bombe per polo al giorno per ben sette settimane, quindi in totale 3.456 bombe al giorno per sette settimane.
AMBIENTE — Mare e laghi italiani hanno un grande nemico: la cattiva depurazione. Al punto che risulta inquinato e fortemente inquinato più di 1 punto ogni 3 sia lungo le coste che nei laghi. E’ Il bilancio finale di Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2019, annuale monitoraggio promosso da Legambiente. Nel dettaglio, più di un punto su tre tra i 262 punti campionati lungo le coste italiane presenta forti criticità, con valori di inquinanti oltre i limiti di legge. Con una situazione preoccupante confermata in molte regioni del Sud – Sicilia, Campania e Calabria su tutte – dove persistono le criticità storiche legate all’assenza di impianti di depurazione e di allacciamento alla rete fognaria. E non va meglio la situazione dei bacini lacustri dove Legambiente, con Goletta dei Laghi, ha riscontrato anche qui criticità nelle stesse proporzioni: un punto su tre rispetto agli 83 monitorati in 19 laghi italiani.
AMBIENTE — Le creme solari sono ‘nemiche’ del mare: a contatto con l’acqua, soprattutto dopo l’esposizione ai raggi ultravioletti del Sole, rilasciano tracce di metalli e nutrienti inorganici che rischiano di influire sull’ecosistema marino con conseguenze ancora ignote. A lanciare l’allerta sono i ricercatori spagnoli dell’Università di Cantabria, che in laboratorio hanno usato l’acqua del Mediterraneo per simulare gli effetti provocati da una folla di bagnanti in un normale giorno di vacanza estiva. I risultati sono pubblicati sulla rivista Environmental Science & Technology.
SPAZIO E TECNOLOGIE — Viviamo in una seconda giovinezza per i viaggi spaziali. Il 50° anniversario dello sbarco sulla luna ha sicuramente contribuito a puntare i riflettori sull’ultima frontiera dell’uomo, la più pericolosa e la più sconosciuta: le stelle. Tuttavia, con l’avanzare delle esplorazioni, l’uomo si è posto obiettivi ambiziosi come la colonizzazione della luna e, al momento, il più ambizioso di tutti, raggiungere Marte con un equipaggio umano. Stiamo parlando, soprattutto per raggiungere il pianeta rosso, di un viaggio infinitamente lungo e pericoloso. Ricordiamo che la minor distanza tra la Terra e Marte comporterà il percorrere una distanza di quasi sessanta milioni di chilometri. Uno dei problemi più complessi nel progettare viaggi così lunghi è rappresentato dalla capacità di mantenere la nave spaziale pienamente operativa per anni, con le relative complicazioni per i viaggi più lunghi. Solitamente il propulsore Hall è la scelta migliore per tutte quelle missioni lunghe e impegnative. Nei propulsori Hall l’accelerazione è fornita da un campo elettrico e non da un combustibile chimico che, bruciando, provvede alla spinta della nave spaziale. In parole povere, i propulsori Hall intrappolano gli elettroni in un campo magnetico e li usano per ionizzare il propellente (plasma) accelerandoli in maniera efficace per generare una spinta. Il propulsore Hall è meno efficace dei motori a combustibile chimica ma ha il vantaggio di rimanere operativo per più tempo (si parla di 3-5 anni)
TELE C.R.T.
https://www.youtube.com/watch?v=zjUCbA7g_PE&t=223s
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