
PROSSIMI LANCI SPAZIALI —
SPAZIO — Il 5 dicembre, presso il Marshall Space Flight Center (MSFC) di Huntsville in Alabama, gli ingegneri NASA hanno messo letteralmente sotto torchio il grande serbatoio dell’idrogeno liquido (LH2) del primo stadio dell’SLS, per verificarne i limiti strutturali. Utilizzando azoto in pressione e martinetti idraulici, per riuscire a spaccare la struttura i tecnici hanno sottoposto il serbatoio a carichi superiori al 260% di quelli che effettivamente agiranno durante il lancio. Dopo 5 ore dall’inizio del test si è manifestato un primo punto di cedimento, da cui poi si è sviluppato lo squarcio lungo tutto il corpo del serbatoio. Ricordiamo che l’effettiva vita operativa media del serbatoio durante il lancio sarà di 8 minuti. Lo stesso serbatoio nei mesi precedenti aveva superato tutti i test strutturali, sostenendo carichi uguali a quelli di una missione verso la Luna, validando le previsioni degli ingegneri e ottenendo le certificazioni per i futuri voli dell’SLS nelle versioni Block 1 e 1B. Le due versioni, mantenendo lo stesso core stage e gli stessi SRB (Solid Rocket Boosters) a 5 segmenti, si differenziano per l’upper stage.
MONTAGNA 3 MORTI PER VALANGHE — Le valanghe causano tre morti in Piemonte, in Alto Adige e in valle D’Aosta. Faceva parte di un gruppo di quattro scialpinisti lo snowboarder travolto e ucciso da una valanga sopra Alagna, nel Vercellese. Due sono stati coinvolti solo in parte e sono usciti da soli dalla neve, mentre un terzo è sceso a valle alla ricerca del segnale telefonico. L’allarme è scattato alle 12.40, quando la centrale operativa ha inviato sul posto, nei pressi del passo della Civera, un eliambulanza del 118 con a bordo un tecnico e l’unità cinofila del Soccorso Alpino.
Travolta da una valanga e precipitata in un crepaccio roccioso sull’Alpe di Siusi, una donna altoatesina di 62 anni di Brunico non ce l’ha fatta a sopravvivere all’incidente avvenuto stamani verso le tredici mentre faceva una passeggiata sulla neve con le ciaspole. A lanciare l’allarme è stato l’escursionista che era con lei e che la precedeva sugli sci. Una guida alpina valdostana, Roberto Ferraris, di 49 anni, è morta dopo essere stata travolta da una valanga nella Valtournenche, in Valle d’Aosta. L’incidente si è verificato nella zona di punta Fontana Fredda, a circa 2.300 metri di quota, sopra la frazione Cheneil. La vittima, che stava facendo scialpinismo, faceva parte del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia.
IN CORSO LE GEMINIDI — E’ in corso uno dei più bei sciami meteorici dell’anno, le Geminidi visibili a dicembre. Si tratta di uno sciame che saprà regalarci grandi soddisfazioni. La sua attività infatti è paragonabile a quella delle più note Perseidi, di agosto. Purtroppo quest’anno (2019) la luna, quasi piena, col suo intenso bagliore impedirà la visione delle scie meno brillanti, tuttavia varrà comunque la pena cimentarsi nell’osservazione.
TERREMOTO NELLE FILIPPINE CON MORTI E FERITI — L’isola di Mindanao, nel sud delle Filippine, è stata colpita da un sisma magnitudo 6.8 alle 06:11 UTC: l’USGS ha localizzato l’epicentro a 6 km sud dalla località di Magsaysay, a circa 22,4 km di profondità. Alla prima scossa – riporta l’USGS – ne sono seguite altre tre: una magnitudo 5.0 che ha colpito l’area a 2 km a est-nordest di Kiblawan, una magnitudo 4.9 a 2 km nord da Managa, e un’altra magnitudo 5,7, a 9 km a sud-sudovest di Sulop. L’istituto geofisico statunitense ha escluso il rischio tsunami. Il capo della Protezione Civile, Ricardo Jalad, ha reso noto che è crollata una palazzina di 3 piani: l’edificio si trovava nella cittadina costiera di Padada, circa 72 km a sud di Davao City, nella provincia meridionale di Davao del Sur. La struttura ospitava anche un negozio di generi alimentari. Il terremoto più forte ha provocato il panico tra la popolazione e molte persone che in quel momento si trovavano nei centri commerciali, nelle loro case o in altri edifici si sono riversate in strada: lo hanno riferito funzionari locali. Le autorità di Davao e Cotabato hanno ordinato la chiusura delle scuole domani. Almeno 4 persone, tra cui un bimbo di 6 anni, sono morte.
VULCANO A WHITE ISLAND — Il numero delle vittime accertate per l’eruzione del vulcano di White Island, la piccola isola della Nuova Zelanda, è salito a 18: è deceduto un australiano, ferito gravemente, ricoverato nell’ospedale di Sydney. Il bilancio, aggiornato dalla polizia, comprende anche 2 persone i cui resti non sono stati recuperati. Le ricerche stanno proseguendo e si sono estese anche ai fondali marini. Un portavoce della polizia in merito ha spiegato: “Siamo certi che nell’area da noi rastrellata vicino al cratere non vi sono corpi“.
Al momento dell’eruzione sull’isola erano presenti 48 persone. I 26 superstiti sono tutti ricoverati in ospedali neozelandesi e australiani, e 20 sono in condizioni critiche.
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