
SPACEWEATHER — La regione solare attiva che doveva fiorire è appassita prima del tempo, infatti il Sole oggi, di nuovo, è senza alcuna macchia solare. Il vento solare è 350km/sec un po sotto la norma. La radiazione solare a 10Ghz è sempre molto bassa a 71sfu. Anche lo scudo geomagnetico segna basso solo kp1 nella giornata di ieri al massimo ha toccato kp2.33. Pensate che oggi le previsioni di aurore polari sono solo al 10% e domani saranno il 5%, quindi c’è poco da aspettarsi, nulla in previsione. Attività solare proprio al minimo. Propagazione oggi diamo zero in 40 metri solo pochissime regioni tra le 11 e le 12 anche l’FT8 ha una propagazione decisamente insufficiente con le potenze tradizionali. Cosa quasi incredibile, oggi nessun passaggio ravvicinato di asteroidi conosciuti e/o rilevati.
SPACEWEATHER E L’INFLUENZA SUL CLIMA — “Gli storm surge, che portano a catastrofiche inondazioni costiere, sono tra i pericoli naturali più temuti a causa delle alte densità di popolazione e dell’importanza economica delle aree litorali”, scrivono i ricercatori di istituti francesi e croati, autori di uno studio, pubblicato su Nature, sugli storm surge e le inondazioni costiere nel Mediterraneo centrale. “C’è un crescente interesse nelle previsioni degli eventi climatici e meteorologici estremi, perché i cambiamenti nella frequenza e nella magnitudine di ondate di caldo, nubifragi, siccità, tempeste di vento e storm surge hanno degli effetti sull’ambiente naturale e sui sistemi culturali e socio-economici, più dei cambiamenti nel clima globale. Le coste sono aree geografiche chiave perché si trovano all’interfaccia dei cambiamenti climatici. All’interno di questo contesto, molta attenzione è stata posta sulle zone costiere che sono direttamente minacciate dall’aumento dei livelli globali del mare e da ricorrenti inondazioni”, scrivono gli autori David Kaniewski, Nick Marriner, Christophe Morhange, Sanja Faivre, Thierry Otto ed Elise Van Campo. “Durante gli ultimi 4500 anni, eventi estremi di acqua alta si sono verificati durante 6 periodi, causando inondazioni della costa nord-adriatica. Concentrandosi sulle tendenze a lungo termine, l’attività della tempesta e le inondazioni costiere mostrano importanti analogie con la periodicità solare e sembrano essere rinforzate durante i periodi di minore radiazione solare. Si suggerisce, focalizzandosi sul ciclo solare di 11 anni per il periodo 1948-2008, che l’attività solare abbia influenzato la frequenza degli eventi di acqua alta a Venezia”. “I nostri dati, concentrati sulle tendenze a lungo termine delle forti tempeste che hanno portato inondazioni, suggeriscono la maggior attività della tempesta durante il minimo solare e NAO (oscillazione nordatlantica) negativa per gli ultimi 4500 anni. Una NAO bassa o negativa potrebbe aver influenzato la tempestosità nel Mediterraneo centrale in inverno attraverso un’intensificazione dei venti. Una connessione simile tra bassa NAO e tempestosità è stata suggerita anche per le Azzorre. Sulla base delle tendenze a lungo termine, gli eventi di inondazioni registrati nel Mediterraneo centrale sono collegati alla bassa attività solare attraverso la modulazione della NAO, un rinforzamento dei venti e le tempeste marine”.
SPAZIO — OSSIGENO SU MARTE — La Nasa ha individuato per la prima volta indizi della presenza di ossigeno nell’atmosfera di Marte. Le tracce sono state osservate sul cratere Gale dal rover Curiosity, al lavoro sul pianeta rosso dall’agosto 2012. Gli strumenti di Curiosity hanno misurato negli ultimi tre anni marziani, pari a circa sei anni terrestri, i cambiamenti stagionali dei gas nel cielo sopra il cratere Gale. E hanno, così, ‘annusato’, a sorpresa, variazioni stagionali di molecole di ossigeno, considerato sulla Terra sinonimo di vita.
Due regali spediti dal nostro socio greco Apostolos SV1AVS tutti giorni presente nelle attivazioni del C.R.T.
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