
E’ terminato domenica notte il nostro Diploma Laika 4° edizione, intanto oggi è online la classifica degli attivatori che trovate cliccando qui considerando la brutta propagazione del periodo non possiamo lamentarci per il numero di QSO che siamo riusciti a fare…. Nei prossimi giorni la classifica hunters. Chi non ce l’avesse fatta legga comunque il regolamento
SPACEWEATHER — Sul Sole nulla di nuovo con vento sotto la norma a solo 334km/sec. Nessun flares registrato e nessuna macchia solare dopo 9 giorni consecutivi. La radiazione resta molto bassa a 70sfu, in vista non c’è nulla di nuovo. Abbiamo registrato per pochi minuti una MUF/F2 fino anche a 25/26Mha poi subito in calo. Propagazione anche con skip corto sui 40m ma con segnali bassi mentre oltre i 300km propagazione discreta ma mancanza completa o quasi di paesi come Spagna e Germania che a stento arrivavano con segnali molto bassi e notevole qsb. In serata propagazione discreta sugli 80 metri con l’arrivo attorno alle 18:30 locali di buona parte d’Europa.
LUNEDI, LANCIATI GLI STARLINK – Al completo saranno 42.000 — Lanciati da Cape Canaveral (Florida) altri 60 satelliti Starlink, destinati a rendere internet accessibile ovunque nel mondo. A portarli in orbita è il lanciatore Falcon 9 della SpaceX, protagonista in questo lancio di un esempio unico di ‘riciclo spaziale’: a portarlo in orbita sono stati i razzi del primo stadio già utilizzati e rientrati a Terra grazie alla tecnologia messa a punto dall’azienda di Elon Musk. Questo singolare ‘test dell’usato’ era inizialmente previsto lo scorso ottobre, ma poi l’azienda ha deciso di spostarlo in novembre. E’ il quarto volo di un lanciatore Falcon 9. Il prossimo passo sarà riutilizzarne le componenti di routine per tagliare i costi. Il nuovo gruppo di 60 satelliti, ognuno dei quali pesa 227 chilogrammi, è il secondo dopo quelli lanciati lo scorso maggio e ha delle migliorie tecniche e di sicurezza, ma non sarà meno luminoso. Una modifica questa che si vuole introdurre nei prossimi Starlink per mitigare il loro impatto e non interferire con le osservazioni astronomiche da Terra. L’obiettivo è metterne in orbita 1.440 per garantire l’accesso a internet in tutto il mondo, con ben 24 lanci, anche se ha ricevuto l’autorizzazione a operare con circa 12.000 satelliti e potrebbe aggiungerne altri 30.000, raggiungendo così la cifra di 42.000.
SPAZIO, DINOSAURI E TEMPO — I dinosauri sono vissuti quando il nostro pianeta si trovava in una posizione della Via Lattea diversa da quella che occupa attualmente. Il motivo è legato al fatto che il Sistema solare non è fermo, ma esattamente come fanno i pianeti attorno al Sole, esso ruota attorno al centro della galassia. Per completare una rotazione completa attorno al centro della Via Lattea impiega ben 230/250 milioni di anni, a una velocità di 200 chilometri al secondo; ciò significa che durante il Triassico (da 252 a 201 milioni di anni fa), il Giurassico (da 200 a 145 milioni di anni fa) e il Cretaceo (da 144 a 66 milioni di anni fa) la Terra si è trovata in luoghi molto diversi dello spazio, e con essa anche i dinosauri che la popolavano, fioriti nei tre periodi e poi estinti alla fine del Mesozoico. A dimostrare questo affascinante legame tra moti celesti e vita sulla Terra è stata la giovane archeologa galattica della NASA Jessie Christiansen, che ha messo a punto un’animazione al computer piuttosto esplicativa. Dopo averla elaborata, tuttavia, si è accorta di un paio di piccoli errori, ma era “troppo tardi” per correggerli perché aveva già pubblicato su Twitter il proprio video, che nel frattempo ha totalizzato decine di migliaia di visualizzazioni. Il primo è relativo al tempo di rotazione del Sole attorno al centro galattico, indicato in 200 milioni di anni, quando invece secondo le teorie più accreditate oscilla tra i 230 e i 250 milioni di anni. Il secondo errore è quello di aver associato l’immagine di un plesiosauro ai dinosauri del Giurassico. I plesiosauri, infatti, non sono dinosauri, ma un gruppo distinto di rettili marini. A questo affascinante ordine di animali apparterrebbe anche il famigerato “Mostro di Lochness”. Naturalmente l’animazione è una semplificazione dei movimenti che coinvolgono il Sole, anche perché tutte le altre stelle della galassia ruotano con esso, sebbene a velocità diverse (quelle più interne sono più veloci, le esterne più lente). Del resto, tutta la Via Lattea si sta spostando, e fra circa 4,5 miliardi di anni si fonderà con la Galassia di Andromeda, in base a quanto calcolato da un recente studio.
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