Sabato e domenica questa rubrica non sarà online, torneremo lunedi…..
SPACEWEATHER (11 LUGLIO 2019) — Vento solare ancora forte a 520km/sec, nessun flares registrato salvo i soliti classe A8 davvero irrilevanti e anche oggi nessuna macchia solare. Lo scudo è kp3 e le probabilità di aurore polari sono ancora abbastanza alte il 30%, infatti, non si esclude una nuova tempesta magnetica. La propagazione dopo essere stata ieri pomeriggio sera davvero fantastica, questa mattina in 40m si batteva la fiacca segnali molto bassi su tutte le bande. Voto che diamo in media alla propagazione oggi è 3. Molto meglio dopo le 18:45CET quando una buona propagazione dava la possibilità di collegare buona parte delle regioni italiane, salvo la zona 3 e 4…. A tutti 99 e Viva il Lupo….
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ALLERTA INCENDI SARDEGNA — La Protezione civile regionale ha emesso un nuova allerta per alto rischio di incendi in Sardegna. L’avviso con codice arancione è in vigore per tutta la giornata di venerdì 12 luglio e riguarda quasi tutta l’Isola: solo alcune piccole zone del nord ovest, compresa Alghero, del Sulcis e della costa centro orientale sono indicate con pericolo medio (codice giallo).
SPAZIO — E’ ANDATA MALE AL VEGA, UN GRAN DANNO — A circa due minuti dal decollo del lanciatore europeo Vega si è verificata un’anomalia che ha portato alla conclusione prematura della missione. Lo comunica l’azienda Avio, che negli stabilimenti di Colleferro (Roma) costruisce il razzo dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
“L’anomalia – prosegue Avio – si è verificata poco dopo l’accensione del secondo stadio Zefiro 23 e sono in corso analisi dei dati per chiarire le ragioni di quanto accaduto”. Nelle prossime ore, annuncia l’azienda, “verrà istituita una commissione di inchiesta indipendente”. Il razzo, lanciato nella notte dalla base di Kourou, nella Guyana francese, trasportava un satellite per l’osservazione della Terra degli Emirati Arabi Uniti.
SPAZIO — RACCOLTI PEZZI DI ASTEROIDE NELLO SPAZIO — Per la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale sono stati raccolti campioni da sotto la superficie di un asteroide, reperti preziosissimi che verranno riportati sulla Terra nel 2020. A compiere questa storica impresa è stata la sonda Hayabusa 2 della JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, che da diversi mesi orbita attorno all’asteroide 162173 Ryugu. La sonda aveva già raccolto alcuni campioni superficiali e dispiegato dei rover sul “sasso spaziale” di circa 900 metri, un oggetto classificato come potenzialmente pericoloso dalla NASA. Poiché Ryugu ha un’età stimata di oltre 4 miliardi di anni e sarebbe originato nel Sistema solare primordiale, averne raccolto frammenti dal sottosuolo – non esposti alla radiazione solare e dunque non contaminati – rappresenta un traguardo scientifico di straordinario valore. I campioni, infatti, verranno studiati dagli scienziati una volta giunti sulla Terra. “Abbiamo ottenuto un pezzo della storia del Sistema solare”, ha commentato con entusiasmo in seno a una conferenza stampa il responsabile della missione Yuichi Tsuda.
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