SPACEWEATHER – Sul Sole niente di nuovo per 13 giorni consecutivi c’è mancanza di macchie solari con vento solare nella norma. Lo scudo a kp3 sta attenuando non di poco i segnali sui 40 metri considerata anche la bassa radiazione solare. Propagazione voto 1 questa mattina sui 40 metri, voto 0 sui 20 metri. Un mezzo disastro…. Situazione pomeridiana e serale in 40 metri completamente diversa dal mattino, darei un voto di 7 ma solo per i 40 metri in fonia, davvero molto interessante l’arrivo di quasi tutta Italia anche con segnali discreti, anche la Germania e la Spagna sono giunte con segnali discreti ma a tratti….
HAMRADIO — Tutti i certificati della NOTTE DEI RICERCATORI sono stati spediti, alla vecchia maniera, chi l’avesse richiesto e non gli fosse pervenuto ce lo faccia sapere.
SPAZIO SPACEX NEWS — SpaceX ha depositato presso l’International Telecommunication Union la richiesta per lanciare fino a 30mila satelliti che andranno ad espandere la costellazione Starlink. A riferirlo SpaceNews, secondo cui nel documento la società americana sottolinea la necessità di aumentare la disponibilità della propria rete. Ovviamente il fatto che SpaceX abbia depositato la richiesta non significa che il lancio dei 30.000 satelliti sia imminente, ma dimostra come il progetto della compagnia stia andando a gonfie vele. A quanto pare il prossimo anno saranno lanciati in orbita solo poche centinaia di satelliti, ma SpaceX ha messo in preventivo un importante aumento della richiesta soprattutto nei paesi sottosviluppati in cui la disponibilità di internet è praticamente inesistente. Probabile che la richiesta sia da intendere anche come un passo in avanti nei confronti della concorrenza. Il settore infatti ha registrato il crescente interesse da parte di ricchi imprenditori, che lo vedono come possibile fonte di guadagno per il futuro.
ISS NEWS — Il 26 luglio del 2019 è stata inviata bordo della Stazione Spaziale Internazionale una bio-stampante 3D sperimentale per la produzione di tessuti cellulari nello spazio. La stampante, chiamata 3D BioFabrication Facility (BFF), ha come obiettivo ultimo quello di riuscire a produrre tessuti umani a partire da cellule adulte, usando una tecnica di stampa in 3D coadiuvata dalla proprietà di rigenerazione naturale dei tessuti animali. Lo stesso processo è molto più complesso da replicare sulla Terra, in quanto durante l’operazione di accrescimento di un oggetto in stampa, alcune parti laterali inevitabilmente cadono, e per questo è necessario effettuare gli esperimenti in un regime di microgravità. La società Aleph Farms, un’azienda israeliana di ricerca e sviluppo nel settore agroalimentare, ha commissionato un esperimento sulla ISS con l’uso di BFF per la realizzazione di un tessuto animale a base di cellule bovine adulte, in parole più semplici creazione di carne commestibile senza l’uso di animali. Il 26 settembre scorso l’astronauta Skripočka, arrivato a bordo pochi giorni prima, ha effettuato l’esperimento programmato, con successo. Si tratta di un piccolissimo pezzo di tessuto animale grande circa 3 mm, non certamente qualcosa da inserire subito nella dieta degli astronauti, ma non era questo l’obiettivo.
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