SPAZIO — E’ entrato nell’orbita lunare Beresheet, il primo veicolo costruito da privati a compiere un passo del genere e pronto a posarsi sul suolo lunare l’11 aprile. Lanciato il 22 febbraio, è stato costruito in Israele dalla SpaceIL, un’organizzazione no-profit che ha raccolto 100 milioni di dollari grazie a imprenditori, istituti di ricerca, Industrie Aerospaziali Israeliane (Iai) e Agenzia Spaziale Israeliana (Isa). Hanno partecipato anche gruppo italiano Leonardo, Swedish Space Corporation e Nasa.
Beresheet’, che significa ‘in principio’, apre in questo modo una nuova pagina dell’esplorazione lunare: finora nessun veicolo costruito da privati era arrivato fino all’orbita lunare. Lo avevano fatto soltanto missioni sostenute dalle agenzia spaziali di Stati Uniti, Russia e Cina, seguiti da Giappone, Europa e India.
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Oggi lanciate due Soyuz…. Il video dei lanci qui sopra….
SCIENZE — Lunedì si apre la XIV edizione del National Geographics Festival delle Scienze di Roma, un’occasione imperdibile per avvicinare i più giovani al mondo della scienza, con oltre 40 incontri e più di 300 attività didattiche in programma. L’Istituto nazionale di astrofisica anche quest’anno partecipa all’evento con un’offerta ricca e trasversale, conferenze, laboratori, uno spettacolo teatrale e la mostra “Da zero a ∞”, che racconta i numeri dell’universo. Dal 08.04.2019 al 14.04.2019.
SPAZIO — La compagnia Rocket Lab, ha annunciato che il suo razzo Electron, questo mese lancerà tre satelliti sperimentali per l’Air Force americana. Il peso dei tre satelliti è di ben 180 kg, più pesante di ogni ‘pacco’ lanciato da loro fino ad ora. “Siamo incredibilmente orgogliosi che Rocket Lab sia stato selezionato dallo Space Test Program per lanciare tecnologie avanzate che accelerano le capacità di spazio operativo“, ha detto in una dichiarazione Lars Hoffman, Senior Vice President dei servizi di lancio di Rocket Lab. “Non vediamo l’ora di lavorare con i nostri partner di missione per continuare ad offrire un accesso allo spazio leader a livello mondiale” I tre satelliti che saliranno nello spazio al prossimo lancio -che avverranno dal sito di Rocket Lab in Nuova Zelanda- mirano a sviluppare nuove tecnologie. Lo Space Plug-and-Play Architecture Research Cubesat-1 (SPARC-1), ad esempio, testerà l’avionica ultraminiaturizzata e altri attrezzi, il Falcon Orbital Debris Experiment (Falcon ODE), aiuterà invece i ricercatori a terra a tracciare la spazzatura spaziale, mentre il satellite Harbinger, che costituisce la maggior parte della massa del carico utile totale, cerca di dimostrare che un veicolo spaziale costruito in privato può soddisfare i determinati requisiti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
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