29 maggio 2020, una regione attiva – ancora non visibile sulla fotosfera perché situata dietro al lembo est del Sole – ha dato origine ad un brillamento a raggi X della classe M1.1 alle 09:00 ora italiana. Era dal 20 ottobre 2017 che non veniva osservato un brillamento di questa intensità. La regione attiva si trova ad alta latitudine e quindi appartiene presumibilmente al nuovo Ciclo 25 dell’attività solare. Il satellite Stereo A – che si trova sulla stessa orbita della Terra ma a distanza da essa, e ha perciò un’altra prospettiva di osservazione – ha consentito di vedere questa regione attiva che si trova nel campo di vista dei suoi strumenti. Inoltre il coronografo Lasco C2 a bordo del satellite Soho ha registrato l’espulsione di diverse bolle di plasma magnetizzato (Cme, coronal mass ejection), nessuna delle quali diretta verso la Terra. L’attività di questa regione attiva nella prima parte della giornata di ieri è stata registrata anche dallo strumento Aia a bordo del satellite Sdo. Ancora non si può dire se tale complesso di facole evolverà dando origine ad un gruppo di macchie solare oppure se nei prossimi giorni verrà eroso dai moti del plasma fino a scomparire. È comunque normale che l’attività solare si manifesti anche nella fase di minimo: ciò indica che i campi magnetici sotto la fotosfera sono in fase di organizzazione in preparazione all’inizio del nuovo Ciclo 25. Si tratta in ogni caso di fenomeni sporadici e di breve durata.
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