E’ un diplomino nel diploma IONOTEST solo sabato 11/11/2023, gli attivatori e i punteggi sono gli stessi di ionotest, basterà fare 6 punti e vi verrà spedito il diploma entro un paio di giorni, l’importante è avere l’email dichiarata su qrz.com. Non necessita alcuna richiesta, Già solo IQ6KX vale 3punti e IU1HGO vale 2 punti e tutti gli altri attivatori valgono un punto, pertanto è molto facile raggiungere il punteggio richiesto, Chi non riesce puo’ fare una piccola donazione di 2 euro su https://6.crt.red Ed ora vediamo chi era Bambotto
Era la ‘mascotte’ del paese, cresciuto tra le case e l’amore delle persone (VIDEO). ”Bambotto ammazzato da un cacciatore, un animale che ti mangiava dalla mano” Il cervo era stato portato dalla mamma da piccolo sull’uscio di una delle case di Pecol e da quel momento in poi è stato cresciuto dagli abitanti della zona tornando a trovarli spesso, girando nei porticati e infilandosi anche nelle case. ”Lo potevi incrociare per strada mentre raggiungeva tutte le frazioni limitrofe e si fermava a mangiare ovunque da chi lo amava come noi. Spesso mi entrava in casa e poi era un impresa farlo uscire perché i suoi palchi erano immensi. E’ stato ammazzato da un miserabile che crede di aver compiuto un’impresa” Ammazzato da un miserabile che crede di aver compiuto un’impresa e invece si è solo marchiato a vita come un poveraccio che ha sparato a un animale che ti mangiava dalle mani e si faceva coccolare fino ad addormentarsi tranquillo”. Il post corre sui social e i commenti delle persone del posto, di Pecol frazione di San Tomaso Agordino che si trova a circa 1.000 metri di quota, riportano tutto il loro dispiacere e il loro sdegno per la morte violenta di un animale che tutti amavano e conoscevano bene. ”Era diventato bellissimo e maestoso – spiga Donatella l’autrice del post – e credo che siano davvero pochi quelli che non lo conoscano. Lo potevi incrociare per strada mentre raggiungeva tutte le frazioni limitrofe e si fermava a mangiare ovunque da chi lo amava come noi. Spesso mi entrava in casa e poi era un impresa farlo uscire perché i suoi palchi erano immensi. Ho trascorso anni stupendi e mi teneva tanta compagnia perché se decideva di restare si addormentava su per le scale o davanti alla porta di ingresso mi seguiva ovunque docilmente”. Quel che è successo è chiaro: è stato abbattuto da un cacciatore. Il palco può rappresentare un trofeo, la cerne diventare ”merce” pregiata. ”Cosa può esserci nel cuore di un caso umano che uccide per puro divertimento?”, si chiede Donatella. ”La caccia non è uno sport – prosegue -. E’ una barbarie senza alcun senso. Con tutto il dolore possibile voglio dire a questo essere che lo disprezzo dal profondo dell’anima. Vigliacco vergognati”. (Tratto da Ildolomiti.it)
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