HACHIKO vi aspetta venerdi, sabato e domenica sulle onde del Conero Radio Team…
SPACEWEATHER — Anche questa notte abbiamo avuto per un paio d’ore una poco intensa tempesta geomagnetica attorno alle una ora italiana. Non ha coinvolto la propagazione in quanto localmente qui era notte. Nessun effetto durante la mattinata. Propagazione alquanto scarsa ancora sulle bande basse come i 40 metri meglio anche oggi i 20 metri che vede il doppio degli OM onair nella mattinata. Anche oggi non ci sono macchie solari e il vento è nella norma a 421km/sec. Domani le probabilità di aurore polari sono in crollo all’5% oggi siamo al 20% alle medio alte latitudini. Voto per la propagazione 3 spiragli a 24Mhz di E-sporadico, a quella banda diamo 6.
DP0GVN la base antartica dei tedeschi è stata raggiunta dal nostro beacon in wspr in 30m con i soliti 100mw…. Vediamo alcune immagini in proposito…
SPAZIO — NELL’ERA spaziale, delle app, della Internet of things, anche le email sembrano roba di un secolo fa. Ma sta di fatto che per dare l’allerta di una possibile collisione tra satelliti in orbita, si usa ancora la posta elettronica. Un dettaglio sconosciuto ai più, fino a quando non si è rischiato davvero che due sonde si sbriciolassero a vicenda circa 300 chilometri sopra le nostre teste. Per la prima volta, il 2 settembre, l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha dovuto muovere uno dei suoi satelliti di osservazione della Terra (Aeolus, lanciato ad agosto 2018 per studiare i venti dall’orbita) per evitare una collisione con uno dei satelliti della costellazione Starlink lanciata da SpaceX. All’Esa hanno dovuto fare tutto in autonomia mentre nessuno, da SpaceX, aveva letto le mail con la quale si dava l’allerta per una possibile collisione. Sono tutte manovre compiute ancora ‘manualmente’, dagli uomini. Manca un sistema automatico che l’Esa sta sviluppando con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
ALIMENTAZIONE — Si chiama dieta pollotariana ed è un regime alimentare in grado di far perdere peso e prevenire le malattie cardiovascolari. Lo schema alimentare in questione prevede l’eliminazione di tutti i tipi di carne, tranne quella di pollo. La carne rossa, come è noto da tempo, comporta rischi per il cuore, ma non solo. Secondo uno studio del 2017 portato a termine da un gruppo di ricercatori dell’Institute of Enviromental Medicine di Stoccolma, i soggetti che consumano circa 100 grammi al giorno di carni rosse trasformate sono più a rischio di ictus, ma anche di cancro al colon e alla mammella. La carne di pollo, da un punto di vista del profilo nutrizionale, è di ottima qualità, grazie al basso contenuto di grassi, alla presenza di vitamine del gruppo B., di minerali come il calcio, il ferro, lo zinco, ma anche il selenio, fondamentale per la funzionalità tiroidea. E’ inoltre povera di colesterolo e ipocalorica. Poi se non mangiate la carne è pure meglio, fate come me. (IW6ATQ)
ALIMENTAZIONE — Far sì che tutti abbiano accesso a un’alimentazione sana come la dieta mediterranea è fondamentale ai fini dell’Agenda 2030, e questo tipo di diete vanno tutelate e incentivate. È questo il messaggio lanciato oggi nel corso di un evento organizzato dal Governo italiano con il sostegno della FAO, che mira ad approfondire la conoscenza della dieta mediterranea e a sensibilizzare l’opinione pubblica su come possa essere utile per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’evento – il primo di una serie dedicata alla dieta mediterranea – è incentrato sulle origini, la storia, le tradizioni, i paesaggi della dieta mediterranea e sui suoi principi fondamentali. Vede protagonisti esperti in materia: antropologi, nutrizionisti, rappresentanti del Ministero Italiano degli Affari Esteri, delle agenzie ONU e del mondo accademico.
SPAZIO — Gli scienziati vogliono intercettare la cometa interstellare. Quando Oumuamua mise piede nel nostro sistema solare, gli scienziati non ebbero il tempo necessario per studiarlo in modo approfondito. La visita recente di C/2019 Q4 (Borisov), una cometa interstellare, offre agli scienziati un’occasione d’oro per rifarsi.
Nello specifico, un team dell’Initiative for Interstellar Studies (i4is) ha valutato la fattibilità tecnica di inviare un veicolo vicino a questa pietra cosmica usando la tecnologia esistente. Osservare a distanza ravvicinata un oggetto interstellare ci offre la possibilità unica di studiare la composizione di un altro sistema stellare, senza aver bisogno di visitarlo. Oltre a ciò, così come sostiene anche Andreas M. Hein, direttore esecutivo del consiglio di amministrazione di i4is, oggetti del genere potrebbero aver raccolto diversi tipi di materiale durante il loro viaggio di centinaia di migliaia (o addirittura milioni) di anni. Intero articolo sulla home page del CRT.
Visits: 94