SPACEWEATHER — Si preannuncia una nuova regione attiva del ciclo 25 secondo gli esperti, il numero delle macchie solari sembra essere 11, domani saremo piu precisi…. Per il momento non ha ancora una denominazione. Il vento solare è scarso anche oggi a 334km/sec, nessun brillamento degno di nota è stato registrato nelle 24 ore precedenti. La radiazione solare resta bassa a 71sfu. Lo scudo geomagnetico segna kp0 e c’è un grosso buco coronale, forse nei prossimi giorni potrebbe avere effetti sulla Terra. La propagazione a skip corto sui 40 metri non male tra le 11 e le 11:50 ora italiana, interessanti i segnali in FT8 ma li le potenze in gioco sono sconosciute. In 30 metri nelle 24 ore il nostro beacon non ha lasciato l’Europa, propagazione scarsa un po su tutte le bande, voto 1.
OSSIGENO SU MARTE — Per la prima volta nell’era dell’esplorazione spaziale, gli scienziati sono stati capaci di misurare i cambi di stagione tramite i gas che compongono l’atmosfera di Marte proprio in corrispondenza del Gale Crater. Cosa li ha spiazzati così tanto? Dopo aver trovato, non molto tempo fa, tracce di metano, hanno scoperto un elemento di enorme importanza: l’ossigeno. Questo gas, usato sul pianeta Terra da tutti gli esseri viventi per respirare, è lì fuori soggetto a processi chimici non ancora ben inquadrati. C’è ossigeno su Marte! La scoperta è stata realizzata grazie ad uno strumento altrettanto importante, il SAM (Sample Analysis at Mars), ossia un piccolo laboratorio portatile racchiuso direttamente nella struttura del rover Curiosity; la sonda della NASA, durante il suo transito nei pressi del cratere di cui sopra, ha potuto inalare i gas presenti nell’aria ad analizzarli grazie al laboratorio chimico che, di fatto, viaggia con Curiosity stesso. Curiosity, che analizza la superficie del pianeta rosso da circa tre anni marziani (o sei anni terrestri), ha permesso la rilevazione di alcuni composti chimici nonché l’osservazione del comportamento degli stessi in base alla pressione atmosferica. In percentuale volumetrica, sulla superficie di Marte sono presenti i seguenti composti: 95% di anidride carbonica, 2.6% di azoto allo stato molecolare, 1.9% di argon, 0.16% di ossigeno allo stato molecolare ed infine 0.06% di monossido di carbonio.
FORTE MALTEMPO — Situazione critica per la neve al confine tra Italia e Austria: a Heiligenblut è caduto un metro di neve nella notte e sono migliaia le case senza corrente elettrica nel Tirolo orientale, in Carinzia e in Stiria. A Heiligenblut, come negli altri comuni della Moelltal, sono chiuse le scuole e gli asili. Gli scuolabus non riescono a circolare sulle strade innevate. Si registrano frane e smottamenti. Sull’autostrada dei Tauri problemi a causa di auto e tir senza attrezzatura invernale.
In Alto Adige nella notte sono caduti tra i 40 e i 50 centimetri di neve. La zona maggiormente interessata e’ quella compresa tra Fleres, Ridanna e Riva di Tures, Braies e Sesto di Pusteria fino a Nova Ponente. La neve bagnata ha fatto crollare numerosi alberi, perche’ il terreno non e’ ancora gelato e le radici non hanno retto il peso. Sulle Dolomiti si registrano forti problemi alla viabilità. Numerose strade sono bloccate per alberi caduti, cosi’ anche la linea ferroviaria della val Pusteria. Oltre 200 gli interventi dei vigili del fuoco per liberare le strade, mentre a Bolzano si registrano cantine allagate dalla pioggia. Il maltempo che ha colpito il Trentino ha provocato diversi disagi alla viabilità. I vigili del fuoco hanno svolto numerosi interventi. La strada provinciale 25 di Garniga è chiusa da Garniga Vecchia fino alle Viote per il rischi di caduta piante e smottamenti. Stessa situazione anche sulla sp 85 del Bondone.
DISASTRO A VENEZIA PER L’ACQUA ALTA — Venezia è stata assediata letteralmente sommersa dall’acqua alta nelle scorse ore: la marea, con il vento di scirocco a 100 km/h ha sfiorato la paurosa soglia di 190 centimetri sul medio mare. Il picco, alle 22:50, è stato di un 187 cm. E’ la seconda misura nella storia della Serenissima, subito dietro al record dei 194 centimetri del 1966. I danni in città sono gravi: gondole e barche strappate dagli ormeggi e spinte sulle rive, 3 vaporetti affondati, imbarcazioni alla deriva. Si contano anche due vittime. “E’ un disastro, questa volta bisognerà contare i danni“, ha affermato il sindaco Luigi Brugnaro, mentre in barca effettuava un sopralluogo. “Stiamo affrontando una marea più che eccezionale – spiegava nelle scorse ore – Siamo tutti mobilitati per gestire l’emergenza“. “Chiederemo lo stato di crisi. Cittadini e imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti: foto, video, documenti o altro,” ha dichiarato il primo cittadino. L’Amministrazione comunale presenterà richiesta di stato di crisi alla Regione Veneto, ai fini della successiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Chiediamo al Governo di aiutarci, i costi saranno alti. Questi sono gli effetti dei cambiamenti climatici. Il Mose va terminato presto“.
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