LE NUBI NOTTILUCENTI — La stragrande maggioranza delle nuvole sulla Terra si trova nella troposfera, ossia lo strato di atmosfera più vicino alla superficie che si estende fino a 10-15km circa di altezza. Ma le nubi nottilucenti si formano molto più in alto, ad un’altezza di 75-85km nella mesosfera. Si tratta di un posto diverso rispetto a quello a cui siamo abituati. Per esempio, all’altitudine di crociera degli aerei la pressione è solo ? di quella in superficie, mentre all’altezza delle nubi nottilucenti è solo di 1 millesimo di quella in superficie, circa 1hPa, ossia 6 volte meno di quella sulla superficie di Marte. La mesosfera è estremamente secca, circa cento milioni di volte più dell’aria del Sahara. Anche la temperatura è molto bassa, con -143°C nella sua parte più alta. Le nubi nottilucenti sono composte di cristalli di ghiaccio molto piccoli, fino a 100nm di diametro. I cristalli di ghiaccio si formano su nuclei di condensazione, come micrometeoriti o scarichi di razzi, oppure possono formarsi direttamente dal vapore acqueo. Per quanto riguarda il loro nome, nottilucente deriva dal latino e significa “brillare di notte”. Il nome, dunque, deriva dal fatto che brillano di un colore blu elettrico nel cielo buio nel tardo crepuscolo. Questo succede quando il cielo è già buio con il sole ben al di sotto dell’orizzonte così come appare dalla superficie, ma con i suoi raggi che illuminano la regione in cui si trovano le nubi nottilucenti.
SPACEWEATHER — E’ cominciata alle 2 di questa notte tra il 13 e il 14 giugno la prevista tempesta geomagnetica, attualmente lo scudo geomagnetico è kp4 ma potrebbe aumentare come da previsioni. La tempesta magnetica è dovuta alla rottura di un filamento magnetico sul Sole avvenuta ormai tre giorni fa. Scrivevamo cosi per keplero di ieri 13 giugno…. Secondo Spaceweather il vento solare sta arrivando prevista tempesta geomagnetica fino a kp5/G1 si potranno osservare delle aurore polari e uno sconvolgimento della propagazione spesso nelle bande piu basse delle HF. Per il resto anche oggi non ci sono macchie solari e sono cosi 25 giorni consecutivi. La radiazione solare è un po salita a 70sfu, ma lo scudo geomagnetico al momento segna kp2, le probabilità di aurore sono del 40% (IW6ATQ)
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SPAZIO NEWS — Sembra che per tutto questo tempo Europa, la luna di Giove, abbia nascosto (proprio in bella vista sulla sua superficie) un elemento presente in grandi quantità nei nostri oceani: il cloruro di sodio, il comunissimo costituente principale del sale da cucina. Questa scoperta suggerisce che l’oceano sotterraneo di Europa potrebbe chimicamente somigliare agli oceani della Terra più di quanto si pensasse in precedenza. La maggior parte di ciò che i ricercatori sanno di questo misterioso oceano si basa sulle osservazioni della superficie liscia e striata del satellite. Europa è priva di montagne o grandi crateri, ma è attraversata da creste e fessure, create dallo spostamento delle lastre di ghiaccio sopra un oceano liquido, credono gli scienziati. Usando Hubble, Samantha Trumbo, autore principale dello studio, ha trovato diverse firme spettrali e una di queste apparteneva proprio al cloruro di sodio, molto presente vicino alle creste e fessure del satellite. Queste particolari formazioni si chiamano Chaos, e su Europa sono più giovani rispetto al resto delle formazioni rocciose. Nonostante le origini di queste formazioni siano ancora oggetto di dibattito, una cosa è certa: che il sale vicino a queste formazioni proviene, molto probabilmente, dal sottosuolo. La cosa interessante è che la presenza di questo cloruro di sodio potrebbe indicare che il fondo oceanico è idrotermicamente attivo, una caratteristica condivisa sia dalla Terra e da Encelado, la luna di Saturno. [Form id=”16″]
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SAN ROCCO, PROTETTORE DEI CANI… — A Camogli in provincia di Genova ogni anno il sedici Agosto viene premiato un cane che si è distinto per una azione buona verso gli umani. Come mai questa data? Il sedici agosto si celebra la festa di San Rocco uno dei più venerati dal Medioevo ad oggi, protettore dal flagello della peste e dei cani. E’ protettore dei cani perché mentre il santo giaceva moribondo con i segni visibili della peste, in una grotta, un cane di razza Breton, molto sensibile, lo aiutò a guarire portando per giorni pezzi di pane rubati alla mensa del suo ricco padrone. Grazie al cane e all’intervento del suo padrone il santo riuscì a riprendersi miracolosamente. La razza Breton è originaria della Spagna ed è molto vivace. In celebri dipinti però il santo è rappresentato con accanto altre razze canine come il setter inglese, il volpino italiano, un pointer. Tintoretto, Guido Reni hanno raffigurato il santo di Montpellier come un pellegrino con il mantello, il bastone, la piaga della peste su una gamba, i sandali, il cane. Il cane si è comportato con il santo in modo eccellente, si è mostrato generoso a differenza di molti esseri umani. Anche il santo ha mostrato con la sua vita un animo generoso. Pur essendo figlio unico del governatore della cittadina francese di Montpellier nel 1300, rinunciò volentieri al patrimonio, al potere per fare il pellegrino. Raggiunse Roma e poiché in Italia imperversava la peste, si prodigò per salvare molte vite. Curava i malati di peste, portava sollievo negli ospedali e nei ricoveri. Tracce del suo passaggio le troviamo a Rimini, a Cesena e ad Acquapendente dove il suo culto è radicato.
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