Da oggi e per tutta l’estate, poi si vedrà, il CRT MAGAZINE ospiterà anche il Meteo Spaziale, che troverete in questa pagina, quando necessario…. Grazie per l’attenzione!!
AMBIENTE: “Tra il 2010 e il 2020 almeno 50 milioni di ettari di foresta, un’area delle dimensioni della Spagna, saranno stati distrutti per fare spazio alla produzione industriale di materie prime agricole“: questo è quanto emerge da “Conto alla rovescia verso l’estinzione”, rapporto diffuso oggi da Greenpeace in occasione del vertice mondiale del Consumer Goods Forum (CGF), in corso a Vancouver, che riunisce le principali multinazionali del settore alimentare, tra cui Nestlé, Mondelēz e Unilever.
“Nel 2010 i membri del CGF si erano impegnati a porre fine alla deforestazione entro il 2020 attraverso “l’approvvigionamento responsabile” di materie prime come carne, soia e olio di palma. Ma il 2020 è alle porte e ancora non sembrano esserci i presupposti per il rispetto degli impegni presi,” si spiega in una nota. “L’ottanta per cento della deforestazione globale è causata dall’agricoltura industriale.
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SARDEGNA, NON SOLO CAVALLETTE — Non solo cavallette: l’invasione degli insetti che sta mettendo in ginocchio le aziende del Nuorese non è la sola preoccupazione per gli agricoltori del centro Sardegna. Da Oristano l’allarme per l’invasione di cornacchie che stanno devastando le coltivazioni primaverili ed estive. “Più volte in passato abbiamo denunciato come la problematica della fauna selvatica fosse ben lontana dall’essere risolta. E ciò che sta accadendo nelle campagne oristanesi è la dimostrazione che non ci sbagliavamo – afferma il direttore di Coldiretti Oristano.
SPAZIO — LA PROTESTA — A poco più di due settimane dal lancio dei satelliti Starlink di SpaceX, monta la protesta tra gli astronomi. Nello specifico, gli esperti non discutono il loro potenziali utilizzo, che dovrebbe portare internet nelle aree non servite, ma l’impatto sull’osservazione del cielo notturno e sulla radioastronomia. La prima tranche della mega costellazione di 12.000 satelliti Starlink infatti era visibile come un “treno di luci brillanti che passavano nei cieli nelle notti immediatamente successive al lancio”. E se per molti il fenomeno è risultato essere curioso, per altri l’impatto a lungo termine di questi satelliti potrebbe provocare qualche problema. L’astronomo Alex Parker del Southwest Research Institute ha espresso le proprie preoccupazioni per il fatto che i 12.000 satelliti potrebbero essere più luminosi e più numerosi delle stelle visibili ad occhio nudo. L’International Dark Sky Association ha sottolineato che i pannelli solari riflettenti dei satelliti e le superfici metalliche li rendono visibili di notte, e sono risultati riconoscibili anche ad occhio nudo in tutto il mondo nelle notti successive al loro lancio. In una dichiarazione l’IDA ha affermato che allo stato attuale non è possibile “comprendere l’impatto di migliaia di questi satelliti sulle osservazioni notturne”, ma senza mezzi termini gli studiosi sostengono che potrebbero rappresentare una limitazione nella “capacità collettiva di studiare il cosmo”.
SPACEWEATHER — TUTTO TACE — Domani 12 giugno una CME potrebbe colpire la Terra e provocare una tempesta geomagnetica, il CME è stato lanciato dalla rottura di un filamento magnetico sul Sole. La tempesta potrebbe essere abbastanza intensa… Non ci sono macchie solari anche oggi dopo 23 giorni è proprio un bel minimo solare. Oggi le probabilità di aurore polari sono solo del 25% saliranno oggi 12/06 al 40%. La propagazione di oggi 11 giugno è stata molto strana nella fonia dei 40m in certi orari skip corto tanto da collegare la vicina Toscana e l’Abruzzo, e per buona parte della giornata il ritorno dei romani… FT8 un po scarsino su tutte le bande…..
https://www.youtube.com/watch?v=q86ELvfcbzk
AMBIENTE — È stata costituita a Napoli la Fondazione “Osservatorio del mare e del litorale costiero” alla quale hanno aderito come soci fondatori ENEA, CNR, INGV, la Fondazione Dohrn, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM), e altre istituzioni. Scopo principale di questa “fondazione di partecipazione” è di creare una rete integrata di monitoraggio multidisciplinare del mare e delle coste della Campania in grado di fornire modelli previsionali e sistemi di allarme per il rischio ambientale a supporto delle azioni degli organi di governo.
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