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SPACEWEATHER — Il NOAA lo dice sotto voce: è possibile una tempesta geomagnetica domani 4 dicembre, ma, comunque di non forte intensità. Staremo a vedere se questa volta ci azzecca. Intanto anche oggi non ci sono macchie solari e sono 20 giorni consecutivi per un totale di 256 giorni. La velocità del vento solare è un po sotto la norma a 305km/sec. Nulla di interessante da segnalare. Per la propagazione possiamo anche stendere un velo pietoso. Se ieri avevamo dato -5 oggi dobbiamo dare -10 e non aggiungo altro.
Per tutti i membri e fans del C.R.T. e E.W.R. assieme a Nave Augustus fino a domenica collegando le stazioni accreditate. Scaricherete autonomamente la vostra Courtesy Card nella pagina http://www.crt.red/include2.htm
SPAZIO — Il Lunar Reconnaissance Orbiter, satellite della NASA in orbita lunare, ha trovato il punto d’impatto della sonda indiana Vikram, che si è schiantata sul nostro satellite nel tentativo di allunaggio effettuato il 7 settembre scorso.
L’Agenzia ha pubblicato le fotografie, scattate a ottobre e novembre, in cui gli scienziati sono riusciti a individuare deboli tracce dell’impatto e dei detriti proiettati nell’area dello schianto. A occhio nudo è difficile scorgere le prove dell’incidente, ma la NASA è riuscita a individuare una ventina di detriti nascosti nei pixel e diversi luoghi che mostrano disturbi nel terreno lunare. L’India aveva lanciato la missione Chandrayaan-2 il 22 luglio. La sonda principale, funzionante ed in orbita intorno alla Luna, ha sganciato il modulo di atterraggio Vikram pochi giorni prima dell’atterraggio previsto, ma alla fine della discesa, quando si trovava ad un’altitudine di 2 km, il contatto è stato perso.
ATTENTI ALL’ASTEROIDE — Un asteroide ampio oltre 620 metri arriverà astronomicamente vicino alla Terra appena un giorno dopo Natale: lo svela la NASA. L’enorme asteroide compirà un passaggio ravvicinato al nostro pianeta nel giorno di Santo Stefano. Secondo la NASA, l’asteroide, chiamato CH59, si sta dirigendo verso la Terra ad una velocità di circa 44.000km/h. Un oggetto delle sue dimensioni potrebbe annientare un intero continente, se colpisse il pianeta in maniera inattesa. La forza dell’impatto ucciderebbe milioni di persone e creerebbe un caos e una distruzione senza precedenti. Sulla base di una relazione della Casa Bianca del 2018 sulla minaccia di asteroide, qualsiasi roccia spaziale che sia ampia tra 400m e 1600m è una minaccia “continentale”. A causa di questo pericolo potenziale e dell’approccio ravvicinato al nostro pianeta, la NASA lo ha caratterizzato sia come “asteroide potenzialmente pericoloso” che come “oggetto near-Earth” (NEO).
Il 26 dicembre, l’asteroide si avvicinerà alla Terra intorno alle 08:54 (ora italiana). Ma anche durante il suo approccio ravvicinato, la NASA non prevede alcun rischio di impatto con la Terra. “Mentre orbitano il sole, i NEO possono occasionalmente avvicinarsi alla Terra. Da notare che un passaggio “ravvicinato” in termini astronomici può essere molto distante in termini umani: milioni o persino decine di milioni di chilometri”, ha spiegato la NASA. Nel suo punto più ravvicinato, l’asteroide CH59 si avvicinerà al pianeta alla distanza di circa 0,04874 unità astronomiche. Un’unità astronomica è la distanza del nostro pianeta dal sole (circa 150 milioni di chilometri). Questo significa che l’asteroide CH59 ridurrà questa distanza a 7,29 milioni di chilometri dalla Terra. Secondo la relazione della Casa Bianca, gli oggetti vicini o più grandi di un chilometro possono causare danni a scala globale. Circa 66 milioni di anni fa, un asteroide di circa 10km ha eliminato i dinosauri e ? della vita sulla Terra. L’asteroide CH59 non è grande abbastanza da provocare conseguenze simili. Dopo il passaggio ravvicinato alla Terra, la NASA prevede che CH59 passi incredibilmente vicino a Venere il 10 settembre del 2020. Poi la roccia spaziale farà nuovamente visita alla Terra a marzo 2021, dicembre 2023 e marzo 2024.
METEO E DISASTRI — Il tifone Kammuri sta sferzando le Filippine con forti venti e piogge intense. Centinaia di migliaia di persone hanno trovato riparo nei rifugi e la capitale Manila ha chiuso il suo aeroporto internazionale per problemi di sicurezza. La potente tempesta, che ha fatto esplodere le finestre e sollevato i tetti (vedi foto della gallery scorrevole in alto e video in fondo all’articolo), ha compiuto il landfall nelle scorse ore. Secondo i meteorologi, Kammuri si è indebolito ma rimane forte, con venti massimi fino a 150km/h e raffiche massime di 205km/h, mentre si muove verso nord-ovest.
https://www.youtube.com/watch?v=pzozUw1TlDw&list=RDpzozUw1TlDw&start_radio=1
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